ITINERARIO DI VIAGGIO
Giorno 1 – FOLLONICA “Il polo industriale ottocentesco”
Appuntamento con i luoghi del FAI di Primavera a Follonica, alla scoperta delle “Visioni granducali tra ferro, mare e natura: la città fabbrica di Follonica”.
Arrivo degli ospiti a Follonica (l’orario di arrivo potrebbe essere subordinato alla visita del Programma di Visita Fai – vedi informazioni sulle fasce orarie). Benvenuto e sistemazione in Hotel, nelle camere riservate.
Una visita guidata sulle tracce del passato siderurgico della città che fondeva il ferro proveniente dall’Isola d’Elba. Leopoldo istituì la città-fabbrica con il nome altisonante di “Imperiale e Reale Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro di Follonica. Oggi la città-fabbrica, monumento di archeologia industriale, è stata recuperata e restaurata, diventando un polo culturale.
Ad ogni tappa esperti ciceroni, volontari del FAI, accoglieranno i visitatori per raccontare la storia del bene. Sarà possibile incontrare anche il Granduca Leopoldo II di Lorena con la sua consorte, e altri personaggi del passato, grazie alla presenza di figuranti in abiti d’epoca.
COSA DI POTRÀ VEDERE A FOLLONICA – PROGRAMMA FAI**
La visita comincia dal Cancello Magonale delle Fonderie Ilva, magnifico manufatto in stile neoclassico interamente in ghisa, commissionato ad Alessandro Manetti nel 1831 dal granduca Leopoldo II di Lorena, per chiudere il perimetro che separava la fabbrica dalla restante parte della città.
La seconda tappa è il Palazzo Granducale, l’edificio a 3 piani costruito nel 1845 per ospitare il Granduca Leopoldo II durante le sue numerose visite a Follonica. Attualmente sede del Reparto Carabinieri Biodiversità l’edificio per le Giornate Fai di Primavera, apre eccezionalmente le porte ai visitatori del FAI del secondo piano, dove risiedeva il Granduca e dove è ancora possibile ammirare gli affreschi e i busti in ghisa di Leopoldo II di Lorena, in stile neoclassico.
La terza tappa è rappresentata dalla visita del Giardino Botanico, ricco di specie autoctone realizzato dal Reparto Carabinieri Biodiversità. Il Giardino è simbolicamente il fulcro di questa edizione delle Giornate Fai dedicate alla tematica ambientale.
Quarta tappa del percorso è il Forno di San Ferdinando, l’edificio più antico della città, sede dello splendido museo Magma, del quale sarà possibile visitare il forno di fusione.
Il viaggio prosegue verso la biblioteca della ghisa, un tempo officina meccanica, della quale sarà possibile visitare in via del tutto eccezionale i sotterranei mai aperti ai visitatori.
In via eccezionale sarà visitabile anche il carbonile che raccoglieva il carbone vegetale eccedente.
Poi una sosta al teatro Fonderia Leopolda e fuori dal perimetro magonale la visita alla Chiesa di San Leopoldo in stile neoclassico, realizzata con numerosi elementi in ghisa, da Manetti e Reishammaer e consacrata nel 1838 alla presenza di Leopoldo II di Toscana.
Cena in Ristorante, a base di pesce, per gustare le prelibatezze che il nostro mare può offrire.
Giorno 2 – SCARLINO “Un borgo MEDIOEVALE delle Colline Metallifere”
Prima colazione, trasferimento con mezzi propri a Scarlino, incontro con la guida, la visita, sotto forma di un dinamico trekking urbano, ci poterà alla scoperta del borgo medioevale di Scarlino. Dominato dalla Rocca, il borgo risale probabilmente al X secolo ed è arroccato sul Monte Alma, da cui si gode di un ampio panorama mozzafiato. La spiegazione partirà dal Castello, nominato per la prima volta in un antico documento datato 1108, percorrendo un’interessante percorso che si snoda intorno all’ultimo Bastione. Oltre all’imponente struttura castellare, sono visibili gli scavi archeologici adiacenti. Scenderemo poi verso il borgo, dove immancabile sarà la sosta presso il Centro di Documentazione Francovich dove sono esposti materiali archeologici che illustrano le varie fasi di vita nell’area della Rocca di Scarlino dall’età del Bronzo al XVII secolo. Tra i reperti della Rocca, il famoso tesoro di Scarlino: 100 monete d’oro risalenti al XIV secolo, sorprendentemente trovate all’interno di un vasetto in una parete della canonica della Rocca. Si prosegue poi verso la Piazza Principale del paese dove svetta il Busto di Giuseppe Garibaldi, a ricordo del suo passaggio a Scarlino del 1849; per arrivare alla Chiesa del paese, San Donato; in stile romanico, dove si conserva una tavola rinascimentale che rappresenta Cristo Crocifisso vestito con una tunica nera a bordi dorati e in testa una corona d’oro.
PROGRAMMA FAI**L’ordine delle visite potrebbe essere modificato in funzione della fascia oraria disponibile del programma di visita del Programma Fai: